Scesi di macchina tremante ed impaurita. L’ansia mi attanagliava lo stomaco; le gocce di EN appena prese non stavano facendo effetto. Mi ritrovai, senza averne coscienza, a camminare sui marciapiedi di Firenze, diretta all’Auditorium della Cassa di risparmio di Firenze, dove ci sarebbe stata la premiazione ufficiale del mio racconto “STORIE DEL BOSCO”. Guardavo quei palazzi maestosi ricchi di storia e non capivo un accidente. Luciano, mio marito, mi guidava su quell’angusto sentiero. Sì, perché quello mi sembrava: un sentiero scosceso, sdrucciolevole e pieno di insidie. Dietro l’angolo di una via, all’improvviso mi apparve la visione spettacolare del Duomo di Firenze e lì capii che non sarei potuta più tornare indietro. Davanti all’Auditorium scatta mo qualche foto, poi entrammo nel salone già pieno di gente. La giuria sedeva sul pulpito lassù, noi premiati in platea aspettavamo di essere chiamati per ritirare il premio. Poco a poco sentii che l’EN stava cominciando ad agire, così mi tranquillizzati un po’. Pensai a Lampo, ai miei personaggi, al mio bosco… Li sentii tutti accanto a me, vicino a me… Avrei voluto scappare via con loro. Invece la ragazza al microfono chiamò il mio nome, tutti applaudirono; io come in un sogno mi ritrovai a stringere fra le mani l’attestato del premio, poi le foto per la stampa, un “grazie a tutti” veloce e me tornai a sedere al mio posto. Ho vissuto quei momenti immersa in una bolla. Quando siamo usciti da lì, la notte era già calata fra le vie, faceva freddo ed io continuavo ad essere stralunata…
Un ultimo sguardo a Piazza del Duomo e capii che forse tutto questo era solo FELICITÀ!!!
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